Convegni

Convegno Catechistico Diocesano nel 40° del Rinnovamento della Catechesi

I catechisti e gli operatori pastorali della nostra Chiesa si sono ritrovati il 12 Febbraio 2010 nella Parrocchia San Pio X per la celebrazione del Convegno Catechistico Diocesano nel 40° del Rinnovamento della Catechesi e a conclusione della Scuola della Parola. Dal pozzo di Sicàr alla vita …per educare al pensiero di Cristo: questo il titolo del Convegno presieduto e introdotto dal Vicario Generale, Mons. Giuseppe La Placa che ha portato i saluti del Vescovo assente perché febbricitante e rimasto a casa perché alle porte di un viaggio in Brasile. In questi 40 anni il Documento Base, nato dalla riflessione attenta e oculata di catecheti e con il contributo degli Uffici Catechisti delle Diocesi italiane, è stato un punto di riferimento non solo per la realizzazione del Progetto Catechistico Italiano ma anche per il rifiorire, a partire dalle realtà locali, di un’attenzione maggiore verso la catechesi.

Don Vincenzo Sorce, ha ripercorso il cammino catechistico della Chiesa Universale, continentale, italiana, regionale e diocesana. Ha tracciato tappe, figure, risorse e testi che hanno animato l’azione catechistico-pastorale della Chiesa prima e dopo il Concilio Vaticano II. Partendo dalla memoria del passato ha indicato vie da percorrere per un concreto rinnovamento dell’azione catechistica. Don Giuseppe Ruta, dell’Istituto Teologico San Tommaso (Messina) schematicamente ma con precisione e competenza si è soffermato sulla figura del Catechista: discepolo e apostolo, educatore e testimone. Un catechista che non testimonia e che non fa esperienza viva, profonda di Gesù Cristo, di vita ecclesiale e di disponibilità e capacità di servire il Regno di Dio, non accompagna alla fede.

Un catechista si forma non per rispondere ad un bisogno della comunità ma perché risponde ad una vocazione, ad un proprio modo di essere cristiano dentro la comunità cristiana a servizio del Regno. Il Dott. Michelangelo Patanè, della Presidenza Nazionale del MAC e la Dott.ssa Paola Buscemi sono entrati dentro una tematica che in questi ultimi anni ha animato le coscienze della Chiesa italiana: l’educazione alla fede e l’integrazione ecclesiale delle persone diversamente abili. L’attenzione della Chiesa è rivolto a tutto l’uomo in quanto via della Chiesa. E le persone diversamente abili sono soggetti attivi dell’azione evangelizzatrice. A conclusione dei lavori il Direttore dell’Ufficio Catechistico, Don Salvatore Rumeo ha ricordato ai presenti l’importanza della narrazione nella trasmissione della fede. Cosa vuol dire narrare ciò che Dio compie nella vita di chi crede? E perché narrare questa azione di Dio? L’evangelizzatore non può ridurre l’annuncio del Vangelo alla comunicazione di eventi salvifici lontani, ma li deve raccontare mostrando come essi sono diventati attuali nella sua esperienza di fede, nella vita della comunità ecclesiale e nella storia degli uomini.

Si chiede all’evangelizzatore di insegnare non solamente ciò che lui possiede, ma di mostrare come la fede lo aiuti a vivere. Il Convegno si è concluso con la Liturgia della Parola presieduta dal Vicario Generale, Mons. Giuseppe La Placa e la Consegna del Documento Il Rinnovamento della Catechesi e degli attestati di partecipazione alla Scuola della Parola ai rappresentanti delle Parrocchie della Diocesi.

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