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Tutti in viaggio In evidenza

Ecco la strada. Un lungo e faticoso viaggio. Feriale e di tutti: dove angusti sentieri raccontano di pensieri e preoccupazioni che albergano nel cuore dell’uomo. Mettersi in viaggio verso la città degli uomini e accorgersi delle sofferenze di chi incappa nelle morse tenebrose dei briganti. C’è chi va oltre, c’è chi ha da fare, c’è chi non riesce a perdere tempo. Ma c’è chi sospende il suo viaggio e si china. Profondamente. Ecco allora l’olio, il vino, e la locanda di Gerico. Viaggio d’amore raccontato dalle mani amorose di un nemico. Un samaritano. Profondo stile di misericordia vera nel tempo del giubileo di Dio.

C’è una strada, un luogo di vita e di raccolta dei sogni dell’uomo, un incrocio dove si intrecciano e s’annidano i passi di tutti, di chi cerca il bene e di chi preferisce stare nella mediocrità e nel grigiore della propria esistenza. E’ sulla strada che ci si ferma, ci si china, ci si «prende cura» prestando attenzione e caricando sul proprio giumento chi non ti ha chiesto di fare miracoli ma ha elemosinato una briciola di premuroso amore accogliente guardandoti appena negli occhi.

C’è da pagare di persona, c’è forse da perdere tutto: ma questo è il prezzo di chi ama, di chi non tiene conto né degli affari, né della sospensione del viaggio né del denaro da dare all’albergatore.

Prendersi cura e basta. Così è dell’educatore, dell’animatore che sente la passione per le nuove generazioni. Questa è la legge che regna sovrana in ogni logica educativa. Perdere per guadagnare. Chinarsi per risorgere e non da soli. Farsi giumento per far sentire ormai prossimo l’odore di casa. Quella tua.

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