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Casa Wojtyla

Titolo I

COSTITUZIONE 

Art. 1

È costituito nella Parrocchia Sacro Cuore in Caltanissetta l’Oratorio Parrocchiale Casa Wojtyla – Oratorio di Samaria, che ha sede in via Sacro Cuore, 7.

Art. 2

Il Responsabile dell’Oratorio parrocchiale è il Parroco pro-tempore in quanto, a norma dei can. 519, 528 §1 CIC, è il pastore proprio ed unico della parrocchia affidatagli.

 Art. 3

L’Oratorio Parrocchiale Casa Wojtyla farà parte attiva delle iniziative della Diocesi di Caltanissetta che periodicamente organizza corsi di formazione e di aggiornamento per tutti gli animatori di pastorale giovanile e catechisti presenti sul territorio ed altre iniziative a sostegno.

Art. 4

Il Parroco sceglie un Coordinatore per l’Oratorio parrocchiale che ha il compito di coadiuvarlo, agendo e concordando con lui scelte e iniziative. Per la scelta del Coordinatore, il Parroco può avvalersi della consulenza di alcuni laici. Il Coordinatore diventa membro di diritto del Consiglio Pastorale Parrocchiale.  

 

Titolo II

NATURA E FINALITÀ

Art. 5

L’Oratorio Parrocchiale è lo strumento privilegiato e prioritario per l’impegno educativo di vita cristiana nei confronti dei giovani della Parrocchia: è una realtà che educa all’integrazione tra fede e vita, grazie al servizio di una comunità di educatori, frutto di comunione e di collaborazione tra giovani ed adulti.

Art. 6

Non si identifica con una associazione in particolare. È, invece, espressione dell’attenzione educativa dell’intera comunità parrocchiale, lo spazio vitale per l’aggregazione e la formazione sia religiosa sia umana, per i bambini, i ragazzi, i giovani e le famiglie.

Art. 7

L’Oratorio dovrà svolgere la propria funzione formativa all’interno di quattro ambiti, quali spazi dove ascoltare, osservare, riflettere e agire insieme:

  • un laboratorio della fede;
  • un laboratorio culturale-sociale;
  • un laboratorio ludico-ricreativo;
  • un laboratorio caritativo. 

Art. 8

Per lo svolgimento delle proprie funzioni, l’Oratorio potrà avvalersi dell’aiuto di altre associazioni presenti nella parrocchia o nel territorio, qualificate e ritenute idonee dal Consiglio d’Oratorio. In tal caso, dovranno essere chiariti i rapporti intercorrenti tra associazione ed oratorio. Tali rapporti dovranno essere rinnovati all’inizio di ogni anno pastorale.

Art. 9

Le molteplici attività dell’Oratorio hanno come scopo ultimo quello di educare secondo il modello esemplare della figura di Gesù di Nazareth perché è nel mistero di Cristo che trova vera luce il mistero dell’uomo.

 

Titolo III

IL CONSIGLIO DI ORATORIO

Art. 10

Nell’Oratorio Casa Wojyla viene istituito un Consiglio di Oratorio, segno e strumento della corresponsabilità educativa della comunità parrocchiale, ed è l’organo di rappresentanza e coordinamento dell’Oratorio stesso.

Art. 11

Il Consiglio di Oratorio ha funzione consultiva, cooperativa, ma non deliberativa. Il Parroco ricercherà e ascolterà attentamente il suo parere e non se ne discosterà se non per gravi motivi. Il Consiglio di Oratorio non è mai l’espressione di una delle singole associazioni o realtà che animano l’Oratorio.

Art. 12

Il Presidente del Consiglio di Oratorio è il Parroco, membro di diritto è il Coordinatore, scelto dal Parroco. Il Presidente nomina il Segretario; gli altri membri sono scelti nella seguente modalità:

  • un componente del Consiglio per gli Affari Economici della Parrocchia o altra persona, in qualità di economo dell’oratorio, scelto dal parroco;
  • rappresentanti educatori, animatori e volontari, scelti dal Parroco;
  • rappresentanti genitori, scelti durante l’Assemblea annuale dell’Oratorio;
  • rappresentanti di realtà educative e sociali presenti sul territorio, scelti dal Parroco;
  • responsabili per l’area formativa e catechistica;
  • referente per la gestione dell’oratorio, scelto dal Parroco.

Nella scelta di membri si farà in modo che siano rappresentate tutte le componenti dell’Oratorio. Possono far parte del Consiglio di Oratorio anche altri laici nominati dal Parroco in misura non superiore a un terzo dell’intero Consiglio.

Art. 13

Il Consiglio di Oratorio ha le seguenti finalità:

a) ricercare e coordinare la disponibilità degli animatori, sia stabili che occasionali;

b) pianificare, attuare e verificare l’azione pastorale singola e congiunta dei diversi settori (bambini, ragazzi, giovani, famiglie);

c) favorire l’intesa e la collaborazione con i movimenti e le realtà associative presenti nell’Oratorio e in Parrocchia e con le altre attività pastorali e promuovere iniziative interparrocchiali.

d) elaborare un programma informativo e formativo che preveda incontri con esperti, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, cineforum, etc.;

e) programmare e seguire l’attività dei laboratori;

f) promuovere l’animazione di momenti e giornate di fraternità;

g) scegliere e proporre, d’intesa con gli altri animatori, il tema dell’anno oratoriano o del Grest estivo e coordinare l’equipe organizzativa ed esecutiva;

h) dare vita ad un progetto educativo in sintonia con le indicazioni delle linee generali del Progetto educativo diocesano;

i) collaborare con il Parroco alla gestione educativa, strutturale, tecnica ed economica per facilitare l’attuazione del progetto, adeguandolo alle esigenze del contesto ed individuandone le tappe per una sua reale attuazione.

Art. 14

Nella Parrocchia sarà data adeguata visibilità ai membri del Consiglio di Oratorio, indicandone nome e cognome.

Art. 15

Il Consiglio di Oratorio dura in carica 3 anni e i membri possono essere nominati per un secondo mandato.

Art. 16

I componenti del Consiglio di Oratorio decadono dall’ufficio se perdono i requisiti dell’art. 12 o in casi di assenza non giustificata per tre sedute consecutive.

Nel caso di dimissioni, decadenza, revoca o permanente impossibilità a partecipare alle riunioni di uno o più membri del Consiglio, il Parroco provvede entro quindici giorni a nominare i sostituti. I membri scelti rimangono in carica fino alla scadenza del Consiglio stesso.

Art. 17

Il Consiglio di Oratorio si riunisce, su convocazione del Parroco, in seduta ordinaria e straordinaria. La seduta ordinaria si tiene almeno una volta al mese per la verifica e la programmazione ordinaria.

La seduta straordinaria si tiene ogni volta che il Parroco lo ritenga opportuno o che ne sia fatta a lui richiesta dalla maggioranza dei membri.

Il Parroco e il Coordinatore dell’Oratorio formulano l’ordine del giorno delle riunioni. Per la validità delle riunioni è necessaria la presenza della maggioranza dei componenti. Di ogni riunione si redige il verbale, che viene conservato negli archivi della Parrocchia. L’attività del Consiglio viene portata a conoscenza della Comunità parrocchiale, di regola, mediante documenti appositamente elaborati e divulgati.

Art. 18

Compiti del Coordinatore dell’Oratorio, nel Consiglio di Oratorio:

a) moderare lo svolgimento delle riunioni del Consiglio;

b) coordinare e guidare le attività programmate nell’Oratorio;

c) tenere i contatti previsti con la Diocesi; 

Art. 19

Compiti del Segretario:

a) trasmette tempestivamente gli avvisi di convocazione alle riunioni corredati dell’ordine del giorno;

b) redige sull’apposito registro il verbale di ogni riunione e lo legge per l’approvazione del Consiglio e la firma del Presidente;

c) conserva nell’archivio parrocchiale gli atti e i documenti attinenti al Consiglio e alle eventuali Commissioni;

e) svolge gli altri normali compiti di segreteria.

Art. 20

Il Consiglio di Oratorio, se lo ritiene opportuno, può istituire dei gruppi di interesse o servizio in base alle attività che intende promuovere (ricreative, formative, creative, caritative, sportive) o alle categorie (bambini, ragazzi, giovani e famiglie) a cui intende rivolgersi.

Possono far parte dei gruppi anche altre persone che non appartengono al Consiglio, nominate dal Parroco. Ogni gruppo dovrà verbalizzare e riferire in Consiglio, attraverso un segretario, sui lavori svolti.

Art. 21

Il Consiglio tiene almeno una volta all’anno - all’inizio dell’anno pastorale - un’Assemblea aperta a tutti i parrocchiani che desiderano partecipare, per illustrare le linee dell’attività oratoriana e ascoltare pareri e suggerimenti.

Art. 22

La Parrocchia mette a disposizione i propri locali per le attività svolte dall’Oratorio. Tali locali vengono utilizzati in modo ordinario dai gruppi dell’Oratorio in giorni e orari coordinati dalla segreteria e assicurandone il decoro e la pulizia. I suddetti locali possono essere usati anche da altri gruppi, associazioni parrocchiali o private, compatibilmente con le attività oratoriane, con richiesta scritta al Consiglio d’Oratorio, inoltrata mediante la segreteria. 

Il Cancelliere
Don Andrea Muscarella  

Il Vescovo
Mons. Mario Russotto

Laboratorio permanente per la Formazione, la Comunione e la Spiritualità

Il Laboratorio Permanente Duc in altum persegue finalità di animazione culturale volta alla promo­zione della formazione, della comunione e della spiritualità coinvolgendo in particolare le giovani ge­nerazioni, attraverso iniziative particolari. Si ispira alla dottrina e al magistero di San Giovanni Paolo II.

Favorisce la formazione dei singoli e del gruppo me­diante un progetto di educazione integrale e permanen­te fondato sui valori evangelici e sulla visione cristiana dell’uomo e della società.

Realizza esperienze di animazione culturale, attraverso laboratori, tendenti a valorizzare la vita e la storia, con riferimento costante al Vangelo.

Dà impulso al dialogo e alla collaborazione con le istituzioni e con gli organismi sociali.

Il Laboratorio Duc in altum nasce per offrire un'esperienza di vita ispirata al messaggio evangelico:

  • Per offrire messaggi educativi e ripensare la Fede.
  • Per offrire occasioni di approfondimento del magistero della Chiesa e in modo particolare del pensiero di San Giovanni Paolo II
  • Per stimolare l’azione pastorale e dare maggiore importanza alla dimensione culturale della proposta cristiana.
  • Per offrire esperienze formative sull’animazione culturale come percorso di evangelizzazione, nello stile e nel metodo del laboratorio di fede.
  • Per sentirsi parte viva della Chiesa nel cammino di fede di una comunità parrocchiale.
  • Per offrire alle nuove generazioni la possibilità di essere protagoniste.

Collana Nella casa di Pietro

1. Salvatore Rumeo
«E si prese cura di lui». La via, l’olio e la locanda di Gerico. Oratorio oggi, Paruzzo, Caltanissetta 2010.

2. Casa Wojtyla – Parrocchia Sacro Cuore
Evangelium Misericordiae. Giovanni Paolo II: Apostolo della Misericordia. Concorsi, Caltanissetta 2014.

3. Casa Wojtyla – Parrocchia Sacro Cuore
L’oratorio: laboratorio di fede della comunità parrocchiale. Fare oratorio oggi in parrocchia, Caltanissetta 2015.

4. Casa Wojtyla – Parrocchia Sacro Cuore
Casa Wojtyla Oratorio di Samaria. Una esperienza originale di Oratorio nella comunità parrocchiale del Sacro Cuore a Caltanissetta, Caltanisetta 2015.

 

Collana Il bastone e la bisaccia

1. Maria Lo Vecchio
La Croce e la Luce, Paruzzo, Caltanissetta 2010.

2. Salvatore Rumeo
La montagna delle Beatitudini, Paruzzo, Caltanissetta 2010.

Dicembre 2004: Canto di Natale

Marzo 2005: Il racconto di Elisabetta

Aprile 2006: Fratello Francesco

Ottobre 2006: Promessi Sposi

Aprile 2007: Cenerentola

Giugno 2007: Semplicemente amore

Giugno 2008: Nell’isola della felicità

Giugno 2009: Ti dico grazie

Ottobre 2009: Fumo negli occhi

Dicembre 2009: Canto di Natale

Dicembre 2010: Se fosse davvero Natale

Luglio 2011: C’era una volta… un pezzo di legno

Ottobre 2011: C’era una volta… un pezzo di legno

Maggio 2012: Interrogatorio a Maria

Novembre 2012: Interrogatorio a Maria

Maggio 2013: L’elisir della bontà

Giugno 2013: Cincu fimmini e un tarì

Dicembre 2013: Gesù bambino in Vaticano

Dicembre 2014: L’abbraccio del Padre

Marzo 2015: L’abbraccio del Padre

Aprile 2015: L’abbraccio del Padre

Dicembre 2015: Se fosse davvero Natale

Giugno 2016: Civitoti in pretura

Luglio 2016: I Promessi Sposi

Dicembre 2016: Natale in prima pagina

Gennaio 2017: A famigghia…difittusa

Aprile 2017: La scommessa

Marzo 2018: Cenerentola

Giugno 2018: Cercasi ienniru disperatamente

Dicembre 2018: Yubi, i custodi della Luce

Marzo 2019: Il profumo della Gioventù

Maggio 2019: Lo scriba e il principe

Ottobre 2019: Non ti conosco più

Dicembre 2019: Gesù Bambino in Vaticano

Dicembre 2019: Una luce illumina la notte... Concerto natalizio dei giovani

2001: Pinocchio

2002: Pimpum… Pan! Volare si può

2003: SKATEniamoci

2004: Party con me

2005: Un si a regola d’arte

2006: Siate testimoni di speranza: il chicco di frumento

2007: I Cavalieri del Graal

2008: Sulla strada dei colori: nel meraviglioso mondo di OZ

2009: Davide secondo il cuore di Dio

2010: I Pirati di TartaTown

2011: I Ragazzi della Via Pal

2012: A tu per tu

2013: Fantasì: la storia infinita

2014: Narnia: cronache d’estate

2015: Francesco

2016: Pinocchio

2017: Espera

2018: Yubi, i custodi della Luce

2019: L'isola che c'è

DALLA PARTE DELLE NUOVE GENERAZIONI

Stare dalla parte dei ragazzi e dei giovani e condividere i loro sogni e progetti di vita, ora avvincenti ora malinconici perché irrealizzabili.

In questi ultimi decenni la nostra Diocesi ha riscoperto in più Parrocchie il seme dell’Oratorio parrocchiale come una possibile pedagogia pastorale ecclesiale per educare alla fede le nuove generazioni. La Chiesa ha il diritto e il dovere di provvedere non solo a generare i figli nella fede, ma anche ad educarli nell’ambito che le compete; ciò per essere fedele alla sua identità e al suo ruolo: rispettando il suo slancio missionario nella fedeltà al mandato del Signore.

Casa Wojtyla è un’esperienza pastorale rivolta ai giovani. Dal 2003 opera nella comunità parrocchiale del Sacro Cuore. E’ uno spazio ecclesiale, una comunità che educa all’integrazione vita-fede, rivolto in particolare a bambini, ragazzi, adolescenti e giovani. E’ uno spazio di proposte e dialogo in particolare con la cultura giovanile, per ascoltarne fermenti e contraddizioni ed esserne, al contempo, una proposta e una risposta.

Perché la decisione di dedicare un’attività pastorale a San Giovanni Paolo II? La risposta la troviamo nelle pieghe visibili e nascoste di un pontificato che ha segnato la vita del nostro secolo. Ha scelto i giovani fin dall’inizio del Suo ministero apostolico. Attraverso la sua testimonianza e il suo agire profetico ha saputo condurre i giovani a Cristo e li ha resi protagonisti del loro futuro. «La Chiesa ha bisogno dei giovani» diceva il Papa e loro hanno risposto con lo slancio tipico del mondo giovanile e mettendoci dentro il cuore e l’anima. Si è donato completamente ai giovani invitandoli alla santità e a farsi costruttori della civiltà dell’amore.

A proposito di Cuore. Nella nostra Chiesa, sulla pala che si trova alle spalle del simulacro di San Giovanni Paolo II si legge: «Tu sei un pensiero di Dio, un palpito del Suo Cuore». Queste parole furono rivolte dal Santo Padre il 23 settembre 2001 ai giovani universitari del Kazakistan in occasione di un viaggio apostolico. C’è tutta la pienezza e il significato dell’ incontro tra Dio e l’uomo. Un attimo, un respiro, un palpito: questo è il giovane per Dio. Quasi non potesse far a meno dei giovani e di ogni uomo. Un pensiero, una preoccupazione, una premura: siamo nella mente e nel Cuore di Dio. Allora c’è da pagare di persona, c’è forse da perdere tutto: ma questo è il prezzo di chi ama. Come Dio!

Casa Wojtyla è anche Oratorio di Samaria perché luogo di incontro, di fraternità, di preghiera e di amicizia. Afferma il nostro Vescovo Mario nella Lettera Pastorale Il pozzo e la brocca

Perché non pensare all’oratorio… di Sicàr che, come il pozzo di Giacobbe, possa divenire nelle nostre parrocchie luogo di incontro confronto ascolto dialogo amicizia preghiera discernimento accompagnamento spirituale per i giovani, le coppie di sposi, le famiglie… genitori e figli insieme? Siamo arrivati al pozzo con le nostre brocche screpolate… ed è “accaduto” anche per noi l’incontro che cambia la vita? L’uomo Gesù è davvero anche per noi, come per la donna di Samaria, un profeta, il Messia di Dio, il Salvatore del mondo? Se i ragazzi, i giovani e le coppie di sposi che frequentano il pozzo delle nostre parrocchie non percorrono queste tappe del loro cammino credente forse il problema non è dei “riceventi” ma di noi “emittenti”, ascoltatori a volte distratti e incapaci di “cogliere” la sete del cuore e la fame della mente della nostra gente…Quanto bisogno di ascolto nel cuore delle persone… Quanto desiderio, spesso frustrato bloccato non educato, di raccontarsi alberga nell’animo di sposi, giovani, anziani, bambini… E all’ora sesta la parrocchia di Gesù al pozzo di Giacobbe aveva ancora le porte aperte… non per un appuntamento ma per un appostamento…

E il pozzo di Sicàr diventa la sorgente dove rifocillarsi e riprendere forza per riandare a servire il prossimo chiamato a crescere nella fede, per riportare nella locanda i giovani che il Signore affida alle cure delle nostre comunità. Nella locanda dell’Oratorio c’è spazio per tutti, perché luogo di ristoro e riposo. Prendersi cura e basta. Così è dell’educatore, dell’animatore che sente la passione per le nuove generazioni. Questa è la legge che regna sovrana in ogni logica educativa. Perdere per guadagnare. Chinarsi per risorgere e non da soli.

A Casa Wojtyla c’è sempre qualcuno disposto a prendersi cura degli altri, a darsi in pienezza e così farsi promotore dell’incontro con Colui che ha il potere di cambiare la vita.

CASA WOJTYLA: LE MOTIVAZIONI DI UN PROGETTO

Nasce così Casa Wojtyla. Un’esperienza che diventa spazio dove far maturare la fede dei giovani a partire dalla loro storia quotidiana e dai loro bisogni.

Quali, allora, le attenzioni della comunità cristiana per le nuove generazioni? Perché Casa Wojtyla?

Un primo elemento è quello dell’accoglienza senza riserve: nasce dal desiderio di comunicare la gioia e la speranza che si sperimenta nella comunione con Cristo e con i fratelli. Ma tale comunicazione può avvenire solo all’interno di una relazione in cui la novità diventi visibile e sperimentabile. Una comunità è davvero aperta non quando colloca i giovani dentro uno spazio loro, ma quando consente ad entrare in rapporto con loro e con la ricchezza della loro identità.

La comunità si deve interrogare sulla sua capacità di accoglienza e sullo stile della sua vita: i giovani, accolti in un tessuto amorevole di accoglienza, potranno maturare un senso ecclesiale tale che, una volta maturata la vocazione missionaria, la percepiscano non solo come risposta personale ma anche come forma di espressione della comunità a cui è affidato il mondo perché sia evangelizzato.

Un secondo elemento è quello dell’ascolto premuroso ed aperto del mondo giovanile, per discernere il vero presente nel nuovo delle culture e dei linguaggi giovanili. L’ascolto e il discernimento devono essere comunitari, proprio perché tutta la comunità parrocchiale possa decidere come interpretare e come relazionarsi con i giovani. La comunità non può non domandarsi quali siano le risorse e i doni che i giovani possiedono per lo sviluppo della propria vita e della propria missione.

Un terzo passo è quello del protagonismo dei giovani nella vita quotidiana e nell’azione della comunità. Una comunità che incarna la vocazione educativa cerca di coinvolgere i giovani, in tutti gli aspetti della propria vita, per riceverne il contributo necessario alla crescita della stessa comunità. 

Un quarto passo è quello della progettualità: notevoli sono i documenti pontifici di riferimento. A volte, di fronte al compito di progettare, si avverte un certo disagio. Senza una tensione progettuale la soggettività della intera comunità cristiana rimane un’utopia: è il progetto che organizza, in funzione dei giovani, quella fondamentale risorsa che è la comunità. In essa, infatti, esistono situazioni e carismi diversi. C’è bisogno di orientare l’azione pastorale al mondo giovanile stabilendo con chiarezza i compiti e i ruoli. C’è anche bisogno di una visione unitaria e complessiva del cammino di fede, tale da assicurare quella continuità di cui tante volte sentiamo la mancanza. 

Un quinto passo riguarda il tentativo quanto mai urgente di risvegliare la responsabilità educativa degli adulti, dentro e fuori gli ambienti comunitari, di incarnare i ruoli educativi nel contesto della soggettività pastorale della comunità cristiana.

Casa Wojtyla è un laboratorio che intende offrire un ambiente educativo attento alla crescita dei bambini, dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani. Il carattere principale dell'attività propone perciò a tutti un percorso di crescita, di relazione comunitaria vissuta nel tentativo di valorizzare il singolo nella sua globalità.

Lo stile che guida tale attività è quello tipico dell'oratorio – nasce infatti da tale ambiente – e offre perciò una forte valenza educativa e di grande accoglienza impregnata di valori umani e cristiani. Questa attività rappresenta ormai un punto di riferimento per tutte quelle famiglie che vogliono far vivere ai loro figli un interessante momento di incontro, ma soprattutto di crescita, in un ambiente educativo. 

Perché riteniamo importante la vita comunitaria parrocchiale?

  • Per offrire un'esperienza di vita cristiana
  • Per offrire messaggi educativi
  • Per offrire occasioni d'appartenenza ad una comunità
  • Per offrire la possibilità di essere protagonisti
  • Per offrire esperienze d'incontro e fraternità
  • Per sentirsi parte viva della Chiesa.

C'è un bisogno immenso di affiancare i ragazzi nella loro crescita soprattutto nella vita quotidiana e nel tempo libero per aiutarli a relazionarsi con gli altri, giocare, stare allegri ed essere utili agli altri. C'è bisogno di scommettere, anche in una pastorale del tempo libero, nell'educazione.

C'è anche un numero di adolescenti e di giovani che non sanno come occupare la propria giornata, come spendere la propria vita: sono generosi, desiderosi di fare qualcosa e rendersi disponibili. Attendono solo di essere chiamati e si mostrano contenti di essere utili.

CASA WOJTYLA

Oratorio di Samaria… che sogno

ATTIVITÀ 2018-2019

 

Ciak… si gira

18 novembre 2018 ore 17:00           

COCO                                                                  

3 febbraio 2019 ore 17:00

RIBELLE – THE BRAVE

10 marzo 2019 ore 17:00

RABBIT SCHOOL

 

Laboratorio…Danza

dal 15 ottobre 2018

Lunedì: dalle ore 17:30 alle 18:30

 

Laboratorio Teatrale per Ragazzi

dal 16 ottobre 2018

Martedì e venerdì: dalle 18:00 alle 19:00 - Ragazzi

 

Sport…landia

Laboratorio di chitarra

Serata danzante….

 

Laboratorio di Cucina per ragazzi dagli 8 ai 12 anni

dal 15 Ottobre al 17 Dicembre 2018

Lunedì: dalle 18:15 alle 19:15

Numero chiuso: 20 ragazzi

 

Laboratorio “Mani e fantasia”

dal 17 ottobre (dai 9 ai 12 anni) al 19 dicembre

Mercoledì: dalle 17:00 alle 18:00

 

«Venite alla festa»

11 Novembre ore 17:00:                  Alla ricerca di San Martino

13 Dicembre ore 19:00:           Cuccia e cuddruruna

28 Dicembre ore 17:00:           Natale insieme... per ragazzi

6 Gennaio 2019 ore 16:30:       Tombola Comunitaria

2 Marzo ore 20:00:                 Festa di Carnevale per le famiglie

5 Marzo ore 16:30:                 Festa di Carnevale per i bambini (6-13)

 

Ministranti  

 dal 19 ottobre

 Venerdì: dalle 16.30 alle 17.30

 

Catechesi

Ragazzi:        ogni sabato pomeriggio

Giovanissimi: ogni martedì alle ore18:30

Giovani:        sabato (quindicinale) alle ore 19:00

Giovedì:         Lectio Biblica con adorazione alle ore 18:30

Incontro di catechesi per i genitori dei ragazzi del Catechismo: ultimo sabato del mese

VESPRITZ Happy together..il sapore della fede

 

«Avevo fame…ero ammalato…»

I ragazzi e i giovani accompagnati dalle catechiste e dai ministri straordinari della Comunione visitano gli ammalati della Parrocchia in Avvento e in Quaresima e si recano in alcune strutture di accoglienza per i poveri e gli immigrati.

 

Coro parrocchiale

Dal 13 ottobre

Sabato: dalle 17:30 alle 19:00

 

Casa del Giovane «Giovanni Paolo II»

Week-end per i ministranti, giovanissimi, giovani e i ragazzi della Prima Comunione e della Cresima

 

 

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